Niente rime

il

Il cielo è nascosto da un velo di cenere

lo vedo dall’alto del fondo del mare

mentre aspetto di toccare terra

provo a dormire fra le radici dell’erba

saranno i cannoni o i colpi del cuore

che mi faranno poi addormentare

secondi contigui divisi dai secoli

ad aspettare il gregge allo steccato

l’attesa è lunga un battito di ciglia

la vita è acqua in un bicchiere forato

trattengo il fiato per prendere tempo

mi vesto di polvere e provo a sparire

riparo la luce dal buio che avanza

e un tuono mi spoglia di tutti i rimpianti

se porto le mani davanti agli occhi

le lacrime timide potranno vestirsi

e quando avranno varcato la soglia

da sole sapranno dove cadere

il buio mi acceca e non ho paura

la morte è solo un altro impegno

se sono, e lo credo, un po’ fortunato

l’ultimo, prima del week end.

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