Dopo esserti consumato i polpastrelli; dopo aver insanguinato le unghie a furia di battere infuocate lettere sulla tastiera; dopo aver insultato chiunque passasse distrattamente con gli occhi sulle tue deliranti frasi di accuse al mondo; dopo tutta questa rabbia e maleducazione vomitate in alta definizione sul codice binario a senso unico della tua vita digitale; dopo aver fatto tutto questo… Tu… cos’hai risolto?
Non stai dicendo nulla di nuovo. Non sei tu che, con l’ennesimo scatto di furia cieca, risolverai i problemi del mondo.
Non farai aprire gli occhi alla gente, se tu per primo non vedi che i tuoi urli non servono a nulla . Con la maleducazione e la rabbia non otterrai nulla… ulcera a parte…
L’unica cosa che otterrai, sarà quella di aizzare chi, come te, cerca di sfogare la propria frustrazione a suon d’insulti. Poi fuori, lontano dalla tastiera, tutto a posto. Scherzavo! Lo faccio per provocare…
Cosa pensi di provocare, provocando?
L’amplificazione distorta di quello che senti dentro. Non è nemmeno solidarietà quella che puoi trovare nei gironi infernali dei commenti!
State facendo a gara a chi è più incazzato?
Chi non si incazza come e più di te, è un buonista, mentre tutti gli altri sono degli ignoranti che dovrebbero tenere la bocca chiusa.
Come se la libertà di parola, andasse guadagnata a male parole.
Siamo nervosetti? Calmiamoci…
Va tutto a rotoli? Lo sappiamo. Siamo preoccupati e spaventati quanto te.
Ora che sai che lo sappiamo, respira profondamente, beviti una camomilla…. e prova a farne qualcosa della tua vita. Vedrai che facendo qualcosa di utile, il nervoso poi si placa!
Un cordiale e amichevole saluto.