Che è come provare a spiegare chi è la mia seconda versione.
Ufficialmente non esisto. Sono un personaggio inventato. Un pagliaccio per la precisione. Sono il frutto della mia fantasia, o meglio di quella di qualcun altro. Cioè della mia quando non sono io.
Insomma io sono il lato B. Quello che sta dietro. Oh non c’è niente da preoccuparsi, sono innocuo. Il più delle volte. Io sono B.
Che poi sarebbe anche il diminutivo di SGUM-B (sgmubié).
Dal romagnolo…tipo…boh…disordinato? Pasticcione…senza un verso insomma.
Non ho né capo né coda proprio perché sono fatto di fantasia.
Sono fatto di quell’immateriale necessario a creare qualcosa di tangibile…tipo le parole.
Sono quello che vorrei essere e che in realtà sono, ma che non posso darlo a vedere più di tanto, perché alla fine non è che stia proprio proprio bene.
Però lo sono.
Sono fatto di pensieri fatti di parole. Le parole non sono le mie, sono proprio io.
Come fai te a spiegare qualcosa che non lo sai neanche te?
Fai degli esempi no?
Ecco io sono così.
Sono un esempio di cosa possono fare la fantasia e l’immaginazione.
A volte faccio ridere, a volta mi arrabbio, a volte non lo so neanche io, ma sono sempre io.
Il lato B.
Non saprei in che altro modo spiegarlo.
Hai capito?
Insomma questo B-LOG, in realtà, è mio. Non dar retta a chi dice diverso.
Cosa fai? Ridi?
Ah dì. Ridi pure… a me fa piacere!