Salviamo i bambini

Cosa vuol dire salvare i bambini?

Salviamo i bambini = ricopriamoli di salvia?

Di primo acchito, quello che mi viene in mente è che il significato sia di salvare loro la vita, ma questo comporterebbe che quelli che non sono in pericolo di vita non debbano essere salvati…e non mi pare corretto.

Secondo me può significare un’infinità di cose.

Salvare un bambino significa insegnargli che l’odio non risolve nulla. Significa fiducia nell’umanità, perché l’umanità un giorno sarà nelle sue mani e in quella degli altri bambini.

Salvare un bambino significa mostrargli un’alternativa alla violenza. Significa istruzione e occasione di crescita avendo la possibilità di essere esattamente ciò che è: un bambino.

Salvare un bambino significa fargli capire fin da piccolo il valore della vita. Significa saper accettare il diverso, rispettarlo e non averne pregiudizio, anzi no, questo i bambini lo sanno già, questo lo dovrebbero imparare i grandi…o meglio, ricordarselo, perché ogni uomo intollerante, rabbioso e razzista, è stato un bambino privo di pregiudizi.

Salvare un bambino significa fargli conoscere il male come semplice alternativa al bene, non come unica verità. Significa proteggerlo non tanto dalle brutte cose, ma dalle conseguenze che le brutte cose inevitabilmente portano con sé. Il male si affronta un passo alla volta, non lo si può evitare o fingere che non ci sia.

Salvare un bambino vuol dire fargli coraggio davanti alle difficoltà. Significa stargli accanto, ma non davanti. Obbligarlo a seguire le nostre impronte non è insegnamento ma solo pigrizia. Evitare l’ignoto non è per la sua sicurezza, ma per quella dei genitori.

Salvare un bambino vuol dire aiutarlo a ragionare con la propria testa. Significa insegnargli a distinguere fra la verità e finzione, senza togliere ciò che di magico si nasconde nella fantasia.

Salvare un bambino significa accompagnarlo sulla strada che porta a diventare uomini. Significa tenerlo per mano fino a quando è lui a stringere la nostra, senza strattonarlo su una via piuttosto che un’altra.

Salvare un bambino significa coltivare uomini liberi di non desiderare la pace. Significa fargli avere la certezza che il mondo è un posto dove poter vivere bene, se siamo in grado di accettare che non può essere fatto a nostra esclusiva immagine.

Salvare un bambino vuol dire accoglierlo. Significa fargli capire che la casa non è solo un luogo fisico, ma anche un sentimento di serena condivisione con ogni altro bambino.

Salvare un bambino vuol dire anche litigare, ma non per imporre le proprie idee, piuttosto per evitare di lasciare le cose in sospeso. Comunicare non è facile, ma stare in silenzio è molto più pericoloso.

Salvare un bambino non significa solo portarlo via dalle zone di guerra. Ma vuol dire fare in modo che una volta al sicuro non debba combattere una guerra di sospetto e diffidenza.

Insegna tutte ste cose a tutti i bambini e in un paio di generazione avremo un mondo migliore!

E anche sti gran cazzi… sembra sempre così facile sulla carta…

Salvare i bambini!

Salvare i bambini vuol dire tante cose.

Ma in effetti, alla fine, mi sa che il significato più calzante resti sempre e comunque…smettere di ucciderli.

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