Pensieri, elucubrazioni, meditazioni, ponderazioni, fantasticherie, elaborazioni mentali…insomma un po’ tutto quello che la mente fa per sua natura, è clamorosamente dannoso.
Dove non ci sono leggi fisiche oggettive, a impedire od ostacolare la realizzazione di una cosa che si desidera ardentemente, ecco che la mente si mette di traverso, tirando in ballo miliardi di implicazioni soggettive sulla morale, o sulle percezioni sociologiche a discredito del desiderio che proviamo.
A che cosa serve la mente alla fine, se non a complicare le cose?
Basta guardare la frase di prima…
Alla fine (ma a ben vedere sarebbe meglio dire “all’inizio” [-sta zitta mente, non ricominciare!-] ok scusa [-fa niente dai… alla fine ti voglio bene-] grazie per me è importante saperlo [-adesso però non ti montare la testa-] va bene) siamo solo animali, e gli animali non pensano, ma fanno! Agiscono!
Ragionare fa male.
Ne sono sempre più convinto, e mano a mano che questa mia convinzione si fa largo fra gli anfratti più reconditi del mio cervello, questo desiderio diventa sempre più incontenibile.
Voglio diventare stupido!
Non è una falsa commiserazione per dare a intendere al contrario che in realtà sono troppo intelligente per questa società. No, no, non parlo per metafore.
Voglio diventare stupido!
Non voglio dire impulsivo, cioè agire d’istinto e poi ripensare alle azioni che si sono compiute a posteriori, con le possibili ripercussioni che il rimorso si porta appresso.
Voglio diventare stupido!
Tanto da non essere più in grado di capire nulla che implichi un’azione sincronizzata degli emisferi del mio encefalo! Stupido stupido intendo.
Basta pensieri. Basta sentire questo stramaledettissimo bisogno di capire e analizzare le cose. Tanto stupido da non doversi più porre domande sul perché e percome delle cose. Niente più simulazioni di civiltà o senso del pudore. Voglio essere selvaggio come un bonobo!
Non mi accontento nemmeno di diventare un’analfabeta funzionale.
Voglio diventare stupido sul serio.
Convinto che non esista nulla all’infuori di ciò che può consentire la mia sopravvivenza, o delle persone che amo.
Sì dai, stupido sì, ma non privo di sentimenti…quelli alla fine continuano a piacermi.
Voglio volere senza rendermene conto. Perire al desiderio di cose che non capisco e che alla fine nemmeno mi interessa capire. Viverle e basta.
Potrei viaggiare senza paura, parlare a caso senza bisogno di sapere cosa dico, non conoscere le malattie e le loro implicazioni, ignorare completamente tutta la burocrazia dell’umana organizzazione economico sociale…tutto quanto.
Voglio diventare stupido!
Stupido e impunito. Se non riesco a capirlo, nulla può farmi male davvero…a parte il dolore fisico ovviamente. Per quello non c’è stupidità che tenga. Il dolore è dolore.
Ma la morte ad esempio non farebbe più paura. Niente più preoccupazioni.
Malattia, povertà, armageddon.
Nulla.
Da stupido sono sicuro che camperei molto meglio. E se anche così non fosse, non sarei in grado di capirlo, quindi perché preoccuparsene.
Pensare fa male.
Sapere di essere in gabbia, non mi rende la libertà.
A: Bisogna fare in modo che loro capiscano, che sono stupidi!
B: Capisco, ma così facendo potrebbero offendersi.
A: No! Perché noi non glielo diciamo mica, lo devono capire da soli!
B: Ma se loro di base sono stupidi, sarà difficile farglielo capire.
A: Questo è un problema tuo!
B: Perfetto…Ok scusa!
Ho capito…che basta non capire…