Ticchete tacchete ticchiti to!
Questa mia vita a chi la do?
Ticchete tacchete ticchiti to!
Ancora non so ma presto saprò…
Non lo so perché lo faccio, ma so che lo devo fare quindi, lo faccio. Mi rassicura sapere di avere un compito, di avere un ruolo, insomma di non essere scoperto. Bisogna non restare scalzi diceva mia nonna. Che però lei alla mia età scalza lo era. È diventata vecchia lo stesso, ma vogliamo mettere la mia posizione rispetto alla sua? Eretto e con lo sguardo verso il futuro, mentre lei era china sulla cruda terra a spaccarsi la schiena…
Suvvia erano altri tempi. Sono altri tempi e quant’è vera l’economia, saranno altri tempi! Viva la coniugazione dei verbi! Sì coniugo alla perfezione tutti i verbi, congiuntivi compresi. Sono una persona acculturata, sono una persona indipendente e affermata. Sono una persona come tutte le altre persone come me. Siamo tanti, potremmo essere di più, ma dopo saremmo troppi. Un’elite allargata di persone estremamente soddisfatte, pur senza sapere esattamente di cosa. Mi sta bene così. E se sta bene a me, sta bene a tutti!
Un altro non potrebbe capire, e io non capisco gli altri. Sia ben chiaro, non me ne frega neanche nulla!
Sono una persona estremamente fortunata, me lo dicono tutti e quindi anche io lo credo.
Lo crederei anche se non me lo dicessero?
Che assurdità. Perché mai qualcuno non dovrebbe dirmelo. Io lo dico sempre con gli altri miei colleghi fortunati, quanto sono fortunati. Quanto siamo fortunati!
Tutti si sentirebbero più fortunati se qualcuno gli ricordasse quanto sono fortunati. Una persona fortunata non ha nulla di cui lamentarsi e una persona che non ha nulla di cui lamentarsi è una persona felice! Sbaglio? Certo che no! Io non sbaglio mai! Perché la verità la porto in tasca come portachiavi.
Ticchete tacchete ticchiti to!
Aspetta che il resto lo dico fra un po’…